Il nostro lavoro è molto vario, ogni tanto succedono cose particolari che ricordiamo con un sorriso.
Un giorno facciamo vedere una proprietà che piace immediatamente all’acquirente. Procediamo con il preliminare e fissiamo l’atto notarile.
Ci mettiamo in contatto con lo studio del Notaio scelto dall’acquirente (il Notaio lo sceglie sempre la parte acquirente) e gli portiamo tutta la documentazione necessaria. Viene quindi fissato l’atto la domenica successiva, al mattino, nella villa del Notaio.
Il giorno fissato ci troviamo con il venditore, l’acquirente e il Notaio che inizia a leggere l’atto; erano trascorsi molti anni dalla precedente vendita e c’erano diverse modifiche da postillare prima delle firme, quindi si stava andando un po’ per le lunghe.
A un certo punto si sente bussare alla porta dello studio, entra la governante del Notaio che chiede:
“Notaio, va bene per pranzo l’arrosto con le patatine?”
Il Notaio ci pensa su e poi risponde:
“Sì, va bene, anzi cortesemente prenda in cantina la bottiglia di rosso che con l’arrosto ci sta proprio bene”.
Quindi si prosegue con la lettura dell’atto e, poco dopo, bussa nuovamente la governante, apre la porta facendo entrare nello studio un profumo di arrosto molto invitante:
“Notaio scusi, vuole anche la polenta con l’arrosto?”
“Sarebbe fantastico!”, esclama il Notaio.
Si affretta a terminare il lavoro e alla fine avevamo tutti l’acquolina in bocca pensando al succulento arrosto con polenta e patate che il Notaio si sarebbe mangiato nella sua villa con vista sul lago!